Testare il proprio prodotto o servizio digitale per garantire la qualità ha un impatto molto positivo sul ROI. C’è chi sceglie il Crowdtesting e chi l’ Automation testing ( e chi, giustamente, entrambi), ma quali sono le differenze?
Partiamo dalla Testing Automation.
Il Test Automatizzato, o Test Automation o Testing Automation, non è altro che la simulazione del comportamento dell’utente senza intervento umano. Si basa sull’utilizzo di software di terze parti per emulare un percorso utente sul prodotto digitale oggetto di test. Interviene efficacemente nelle fasi di test d’integrazione e test end2end. Tra i benefici vi è quello di avere un’alta velocità di esecuzione. Permette però di verificare solo i percorsi che si decide di tracciare, può essere svolto solo in ambienti simulati e costi di setup e manutenzione non sempre facilmente controllabili.
Dall’altra parte troviamo il Crowdtesting.
Avere un crowd di tester esperti significa avere più device, più “occhi”, più tempo, più sistemi operativi, più esperienze. Permette di verificare lo stato di salute del proprio prodotto digitale con utenti reali esterni (il crowd) che garantiscono un approccio Fresh Eyes, che i team interni non hanno.
Insomma, se l’automation ti permette di sapere cosa sta succedendo, il crowdtesting si spinge oltre, e ti spiega perché succede. Anche per il crowdtesting la velocità di esecuzione è un enorme beneficio, ma oltre a questo hai la garanzia di avere tester che lavorano quando lo sviluppatore non lo fa: nei weekend, di notte, nelle feste.
Insomma: qual’è dei due è meglio? Non c’è una risposta, dipende dalle tue esigenze.
Grazie per averci seguito e alla prossima pill!