In questo articolo potrete trovare un riassunto di quello che emerge dalla ricerca realizzata ogni anno da Capgemini. In calce è possibile scaricare anche il report completo.
Nella nona edizione del World Quality Report, rilasciata alla fine del 2017, ci sono diverse evidenze per cui le aziende stanno imparando a trovare il giusto equilibrio negli investimenti di testing e sviluppo. La ricerca, realizzata da Capgemini, si basa su una survey su 1.660 CIO da 32 nazioni differenti.
I 3 principali trend evidenziati nella ricerca appartengono alle seguenti famiglie:
Con l'accrescere della digitalizzazione mondiale, la qualità del software e l'esperienza che ne consegue da parte degli utenti finali, sta emergendo come una leva di differenziazione. L'adozione di metodologie Agile pone l'enfasi sulla velocità e l'accelerazione delle procedure di sviluppo e, conseguentemente, di testing. Come da figura sottostante presente nell'executive summary del World Quality Report, è evidente che l'unico obiettivo dei CIO in crescita verso il 2016 (rispetto ai restanti) è la necessità di garantire la qualità overall del prodotto o del servizio sviluppato. Che diventa quindi la priorità principale. Chiamatela "mean-reversion" o "historic recurrence": i leader stanno tornando ai fondamentali!
I trend in termini di testing e QA vanno di pari passo con gli altri cambianti nello sviluppo software. Per indirizzare la velocità richiesta dal mercato, le operations anche lato testing tendono a decentralizzare e i controlli da parte della governance centrale tendono a ridursi lasciando maggiore libertà ai team periferici di scegliere la loro metodologia e tecnologia.
Ma la maggiore velocità, l'assenza di controlli centralizzati e l'aumento della complessità nel panorama delle applicazioni (IoT, ChatBot, etc.) aumentano il rischio di introdurre errori e malfunzionamenti gravi. In particolare l'utente finale ha tolleranza zero verso gli errori di qualsiasi tipo e verso le basse performance. Di conseguenza i software di bassa qualità possono portare un danno anche al brand e all'organizzazione in generale introducendo potenzialmente costi di correzione molto elevati.
Il fatto che colpisce però nel grafico sottostante è che la protezione dell'immagine e del brand non è più tra le 5 top priorità per i CIO, dimostrando che le aziende sono diventate più mature nell'adozione pratiche corrette di testing e QA.
Gli ambienti di test, i dati che comprendono e la loro stabilità sono le principali sfide nel mondo del testing e QA odierno. IT Director, Germania
Riportiamo ora i Key Findings e le Key Raccomandations, corredati di numeri, che si possono poi approfondire scaricando il report completo direttamente dal box sottostante.
La pianificazione nel testing sta diventando sempre più pro-attiva e fatta in anticipo. C'è la consapevolezza che il testing diventa un collo di bottiglia senza la dovuta pianificazione. Head, Product Business Unit, Financial Services, India