Il sogno di ogni e-commerce è sempre e solo uno: generare vendite. O, in termini di marketing, riuscire a portare il traffico dei visitatori a fare una determinata azione, la conversione, ovvero l’acquisto di prodotti o servizi. In questo articolo, capiamo quali sono le strategie che possono dare una bella spinta al tuo e-commerce.
Quando possiamo parlare di tasso di conversione ottimale
Iniziamo subito con uno spoiler: non esiste un solo tasso di conversione ottimale.
Il conversion rate dipende da tantissimi fattori e oscilla in base al settore. Un esempio è la ricerca di IRP Commerce che mostra come gli e-commerce di dispositivi medici o dentali siano intorno al 6% mentre gli e-store di articoli per l’infanzia è 0,87%.
Inoltre, c’è la questione della diversificazione geografica: la media globale degli e-commerce viaggia intorno al 1,84% ma c’è una grande disparità tra paese e paese come puntualizza il report di Wolfgang Digital. Altri fattori differenzianti sono il canale di distribuzione (si oscilla dal 2,9% della paid search fino al 1% dei social secondo lo studio di Episerver), i diversi dispositivi, il sistema operativo e il metodo di pagamento del checkout.
Se vogliamo dare dei numeri verosimili, possiamo affermare che un buon tasso di conversione si attesta intorno al 2,6% e se il tuo e-commerce andasse oltre il 3,3% saresti nella classifica del 20% dei più performanti.
Aumento del tasso di conversione per e-commerce. Cosa devi controllare
L’aumento del conversion rate di un e-commerce passa attraverso l’analisi di tre elementi che per uno store online sono molto più che fondamentali perché costituiscono l’ossatura di un’esperienza utente memorabile:
- Navigazione e ricerca intuitiva: gli utenti visitano spesso un e-commerce senza un obiettivo preciso in testa; a volte sono spinti dal desiderio nei confronti di un determinato prodotto, altre sono aperti alla scoperta di nuove cose. Un’interfaccia semplice con una funzione di ricerca immediata attraverso categorie chiare e ben distinguibili può aiutarli a orientarsi.
- Contenuti e testi: avere un copywriting dedicato e ben strutturato arricchisce le schede prodotto e, attraverso uno storytelling accurato, coinvolge l’utente con un racconto del bisogno e di come l’acquisto migliorerà sensibilmente la sua vita.
- Checkout: il tasso di abbandono del carrello, alto sia su mobile che su desktop, è il risultato di un checkout troppo elaborato e frustrante. Tra i concetti da tenere a mente: semplificazione, auto-fill dei campi e tooltip per guidare l’utente.
4 strategie (più una determinante) per far crescere il conversion rate del tuo e-commerce
Davanti a uno scenario così frammentato, può sembrarti molto complesso stabilire qual è la strada giusta da definire per aumentare il tuo tasso di conversione. Tuttavia, si possono compiere una serie di interventi ben mirati che coinvolgono diverse aree specifiche del tuo e-commerce e soprattutto i tuoi utenti reali.
- Leggi e interpreta gli analytics: lo studio dei punti focali dell’e-commerce o del traffico in base alla fonte potrebbe portarti a scoprire un referral che stavi sottovalutando, ma che performa meglio degli altri e così potenziarlo.
- Modella una call to action che arrivi dritta al punto: la call to action perfetta crea un senso di urgenza, incuriosisce senza costringere ed è precisa. Ma soprattutto, se fatta bene, sa parlare il tono di voce del tuo utente e crea empatia.
- Inserisci le recensioni nella scheda prodotto: la social proof è un’ulteriore spinta per l’aumento del conversion rate. Con tutti gli accorgimenti del caso: devono essere utenti veri che trasmettono credibilità al brand e fiducia all’acquirente potenziale.
- Crea un customer care con trigger o chatbot: guida la navigazione dell’utente attraverso dei consigli predittivi o dei percorsi precisi attraverso messaggi di benvenuto, senza mai trascurare la relazione umana con il cliente.
- Eccoci alla strategia determinante per il buon funzionamento del tuo ecommerce. Per muoversi in un panorama così evoluto in cui il tasso di conversione di un e-commerce è determinato da tanti fattori, è necessario affidarsi a una piattaforma di crowdtesting che sfrutta la capacità di tester profilati che coprono aree geografiche, sistemi operativi, device e comportamenti diversi.
Riassumendo: lascia che siano i dati e le persone (e i risultati del crowdtesting) a guidarti. E a portare il tuo e-commerce non solo all’identificazione dei problemi sulle sezioni core dell’e-commerce, ma soprattutto a registrare un aumento del conversion rate e del fatturato.