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Test funzionale: 4 vantaggi del Crowdsourced Testing

Svolgere un test funzionale su piattaforme di Crowdsourced Testing si tramuta in maggiori benefici, efficienza ed efficacia nello sviluppo software. Sempre più le soluzioni che sfruttano le potenzialità del crowdsourcing sono strumento indispensabile se hai come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione sullo sviluppo software e verificare eventuali bug.
Ecco perché è importante analizzare i principali vantaggi del passaggio a questa forma di testing, che prevede una community di utenti, qualificati e profilati, pronti a scovare eventuali difetti di funzionamento.


1. Feedback rapidi con il test funzionale in crowdsourcing


Uno dei motivi per cui portare il test funzionale in modo Crowdsourced è quello di avere a disposizione una vasta rete di utenti eterogenei, con diversi livelli di know-how e punti di vista, capace di ottimizzare il tempo, sfruttando anche il weekend, per fornire feedback e valutazioni rapide, mantenendo in considerazione le tempistiche di sviluppo.
La variegata gamma di dispositivi, reti di accesso e configurazioni software su cui viene svolto il testing è un ulteriore vantaggio, visto che permette di coprire un maggior numero di casistiche rispetto ai test automatizzati.
Capita spesso che singoli componenti o moduli siano testati in modo indipendente, per verificare che il risultato atteso sia rispettato. Generalmente, questo processo è ripetitivo e vi è un’alta probabilità di non accorgersi di carenze causate da una copertura incompleta.
Gli utenti coinvolti hanno come obiettivo quello di scovare moduli e componenti sviluppati non correttamente, al fine di soddisfare i requisiti funzionali dati. Grazie a ciò, potrai ricevere più facilmente feedback su bug ed errori implementativi che comporterebbero un imponente sforzo a livello di team.
Al tempo stesso, grazie al Crowdtesting, il team può continuare a sviluppare software senza alcuna interruzione, riducendo sensibilmente le tempistiche per andare alla ricerca di funzionalità trascurate o non implementate correttamente. Tutto ciò si tramuta in una maggiore produttività, soprattutto se si considera il fatto che non importa quale sia il modello di sviluppo. Il testing funzionale in queste modalità si applica a vari modelli di sviluppo, inclusi quelli a cascata e agile.


2. Migliore qualità nello sviluppo software


Mentre la fase di sviluppo procede in modo serrato e l’attenzione è focalizzata sul codice, effettuare un test funzionale potrebbe richiedere fin troppo tempo, soprattutto se stai adottando l’approccio CI/CD.
Passando al Crowdsourced testing hai il vantaggio di individuare errori a livello di funzionalità in minor tempo, analizzare moduli e sistemi rapidamente, in fasi precedenti a quella del test di accettazione. Una soluzione da affiancare al test automatizzati, che ti offre la possibilità di mantenere l'attenzione nel raggiungere una miglior qualità del software, riducendo lo spazio a problemi di natura funzionale.


3. Flessibilità come parola d'ordine


I progetti richiedono, spesso, rapidi test. Con i test in crowdsourcing viene messo a tua disposizione un livello di flessibilità che permette di gestire gli utenti e avere sempre sotto controllo il budget e il numero di test da svolgere.
Avere a propria disposizione un numero di utenti on-demand consente di effettuare una vera e propria scalabilità del test funzionale su una più ampia varietà di dispositivi mobili e tipologie di browser, garantendo così la qualità del software.
Non solo, se non hai ancora adottato la flessibilità del Crowdsourced Testing, puoi sempre svolgere test funzionali nella fase dopo lo sviluppo e il lancio del progetto. Una grande opportunità per trovare il maggior numero di bug, lasciare il minor spazio agli errori umani e correggerli il più velocemente possibile.


4. Maggiore convenienza


Oltre alle tempistiche, il test funzionale crowdsourced offre maggiore convenienza poiché il numero di casi di test, di utenti e le tempistiche vengono decise in base alle esigenze, minimizzando i costi grazie al modello a commissione. Quest’ultimo è vincente per tutti, visto che l’utente sarà ricompensato solamente ogni volta che scopre una problematica e tu avrai migliorato l’applicazione andando a correggere i problemi riscontrati, minimizzando i costi.

Se sfrutti tutte le potenzialità derivanti dal crowdsourcing, il test funzionale sarà più semplice e immediato. Al contempo, potrai focalizzare l’attenzione verso l’ottimizzazione dei processi di correzione, con un effettivo miglioramento delle logiche di gestione interne, della qualità di software e riducendo il time-to-market.

il metodo Crowdtesting