Rientro dei cervelli in Italia, ampliamento delle business unit e allargamento della community internazionale alla base della crescita di AppQuality, startup innovativa che aiuta le aziende a potenziare prodotti e servizi coinvolgendo i clienti reali in tutte le fasi del processo, dal design allo sviluppo fino al testing del prodotto prima o dopo il rilascio sul mercato.
“Durante il 2021 AppQuality è cresciuta enormemente, sia in termini di soluzioni commerciali proposte che di progetti portati a termine con successo, oltre 600. Anche il team è cresciuto e ormai conta 50 persone, ma pur essendo sempre di più non abbiamo mai perso la scintilla da startup, quella che vuole fare la rivoluzione con un purpose ben preciso: rendere migliore la vita delle persone, consentendogli esperienze fluide su tutti i canali, servizi sicuri e digitalmente accessibili a tutti.” commenta Luca Manara, CEO e co-founder di AppQuality
Milano, 22 dicembre 2021 - Un 2021 all’insegna di una crescita che ha visto aumentare del +100%, rispetto al 2020, il fatturato di AppQuality (www.app-quality.com/it/), startup che fa del Crowd, la community di utenti e clienti finali provenienti da tutto il mondo, la leva di sviluppo di soluzioni custom per le imprese.
Dal Politecnico di Milano alla conquista dei mercati internazionali: la storia di AppQuality
Nata nel 2015 all’interno del centro di ricerca “Mobile Lab” del Politecnico di Milano e di Cremona da un’idea di tre ex studenti, Edoardo Vannutelli, Filippo Maria Renga e Luca Manara, oggi Ceo della startup, AppQuality migliora la qualità delle mobile app sul mercato chiedendo agli utenti stessi di testarle e trovare i difetti di funzionamento. Al 2021, la startup ha ottimizzato l’esperienza e la qualità di una gamma estesa di prodotti e servizi (sia fisici che digitali) grazie a un ventaglio di soluzioni per le aziende che includono, tra gli altri, il Crowdtesting, lo UX testing e la Market Research. AppQuality oggi collabora con medie e grandi imprese internazionali tra cui Pirelli, Costa Crociere, Gruppo De’Longhi, Bending Spoons, Enel, Lottomatica, Decathlon, Intesa Sanpaolo e molti altri, ma ha anche creato servizi a misura di startup.
La community si espande: dall’Europa a oltre 130 Paesi nel mondo
AppQuality mobilita una community di clienti finali per permettere alle aziende di rilasciare sul mercato prodotti pre-approvati dai consumatori e ottimizzare le soluzioni già in commercio. Quest’anno il lavoro di AppQuality ha coinvolto consumatori finali da 130 diversi paesi nel mondo, tra cui Brasile, Australia, UK, Cina, Hong kong, Russia, USA, Svizzera, Cile e Arabia Saudita, oltre ai paesi dell’Unione Europea. L’intenzione è quella di allargare ulteriormente il bacino di competenze della community grazie a corsi gratuiti messi a disposizione sulla piattaforma proprietaria.
Rientro dei cervelli in Italia: tra i nuovi assunti un’alta percentuale di under 30
Il 2021 ha sancito pure l’ingresso di 20 nuove risorse nell’organico dipendenti, con una crescita del 66,7% che porta il totale delle risorse a quota 50. Tra questi, circa il 40% è formato da under30. Le ultime arrivate, Roberta Ventura, 29 anni, rientrata dall’Austria, Carmela De Luca, 38 anni, tornata da Londra, entrambe Customer Success Manager e Maria Laura Rizza, 34 anni, rincasata da Bruxelles, Growth Events Specialist.
Due nuove business unit e una acquisizione allargano il raggio d’azione di AppQuality
AppQuality ha da poco inaugurato una nuova business unit dedicata alla Market Research e Customer Experience e una alla Cybersecurity con il lancio di WhiteJar (whitejar.io/), la prima community in Italia di hacker etici certificati. La startup annuncia di voler cavalcare il trend di crescita che ha caratterizzato l’ultimo anno, continuando ad attrarre talenti da tutto il mondo e potenziare le business unit, che oggi sono quattro: Software Quality, UX/ UI Research, Market Research & Customer Experience e Cybersecurity. Quest’anno AppQuality ha anche acquisito iterspace, uno strumento capace di portare velocemente gli insight dei clienti ai team che ne hanno bisogno, accorciando i tempi per la gestione dei feedback e migliorando l’esperienza di tutti gli attori coinvolti.
“In questi ultimi anni abbiamo visto cambiare spesso e in fretta le preferenze e le necessità dei consumatori, per cui è stato fondamentale lavorare costantemente sull’integrazione del loro punto di vista nelle scelte strategiche delle aziende. Tutto questo ha portato a delle nuove consapevolezze in AppQuality, che adesso sta attraversando un importante periodo di evoluzione.
Il 2022 sarà infatti un anno rivoluzionario per AppQuality, e la prima grande novità verrà svelata già a gennaio. Tutto il team è grato di aver aiutato ogni giorno le aziende a portare i loro clienti al centro dei loro processi. Adesso però non possiamo che pensare al 2022 e agli obiettivi sfidanti ai quali stiamo lavorando incessantemente, tra cui l’intenzione di essere una realtà sempre più internazionale, sia a livello di team che di natura dei progetti” conclude Luca Manara.
Il profilo di AppQuality
AppQuality (www.app-quality.com) è la soluzione che aiuta le aziende a creare prodotti e servizi user-centrici coinvolgendo la sua community (il Crowd) di persone reali in tutte le fasi del processo, dal design allo sviluppo fino al testing. AppQuality nasce nel 2015 nel centro di ricerca “Mobile Lab” del Politecnico di Milano e di Cremona da tre ex studenti, Edoardo Vannutelli, Filippo Maria Renga e Luca Manara, oggi Ceo della startup, che avevano un’idea in mente: migliorare la qualità delle mobile app sul mercato chiedendo agli utenti stessi di testarle e trovare i difetti di funzionamento. Da allora AppQuality ha ottimizzato l’esperienza e la qualità di una gamma estesa di prodotti e servizi grazie a un ventaglio di soluzioni che includono, tra gli altri, il Crowdtesting, lo UX testing e la Market Research. Tutte hanno una cosa in comune: mettere i consumatori finali al centro della strategia del prodotto. La startup collabora regolarmente con medie e grandi imprese internazionali tra cui Pirelli, Costa Crociere, Gruppo De’Longhi, ING, Enel, Lottomatica, Intesa Sanpaolo, Axa e molti altri. Tra i partner: Fintech District, Osservatori Digital Innovation, Nexi Open.
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