Dopo mesi di beta, lo scorso 8 settembre Google ha rilasciato ufficialmente l’aggiornamento ad Android 11: come sempre, i primi a beneficiare dell’update sono stati gli smartphone della linea Pixel, prodotti da Google, seguiti dai principali top di gamma (elenco dei dispositivi aggiornati / aggiornabili in fondo).
Indice
3. Altre novità
Adozione Android 11
Nonostante la relativa rapidità dei produttori ad aggiornare i propri dispositivi top di gamma, come sempre l’adozione delle nuove versioni di Android è estremamente lenta, a causa dell’elevatissimo numero di smartphone che montano il sistema operativo di Google.
Non sono ancora disponibili cifre in merito, ma per farsi un’idea basti pensare che, mentre iOS 14 (rilasciato il 16 settembre) è già installato su quasi la metà degli iPhone supportati, Android 10 (versione precedente, rilasciata a settembre 2019) a luglio 2020 era installata su circa il 15% degli smartphone Android in tutto il mondo.
Novità Android 11
Secondo le parole della stessa Google, Android 11 è stato pensato con tre punti chiave in mente: People, Controls, Privacy.
Effettivamente, tutte le novità più importanti possono essere facilmente categorizzate seguendo queste tre parole chiave che, nel complesso, si traducono in:
- semplificazioni nelle comunicazioni via chat;
- migliore esperienza utente per il controllo di dispositivi connessi (domotica, IoT) e riproduzione multimediale;
- maggiori controlli sulla privacy (in particolare sulle autorizzazioni per l’accesso alla posizione).
Vediamo quindi in dettaglio quali sono le principali novità di Android 11.
1. People
I cambiamenti più evidenti per l’utente medio riguardano proprio il modo di comunicare con le altre persone, che adesso assume un ruolo preponderante nel sistema operativo.
Google vuole che l’esperienza utente sia incentrata sugli scambi interpersonali (soprattutto via chat) e, per questo motivo, su Android 11 troviamo:
- Notifiche delle conversazioni separate dal resto: nella tendina delle notifiche, le chat avranno una sezione separata da tutte le altre notifiche, che si trova in cima all’elenco. Questo permette di vedere subito, con un colpo d’occhio, se ci sono nuovi messaggi di chat.
Inoltre, ci sono diverse, piccole migliorie estetiche, come avatar e font più grandi e numero di messaggi non letti in evidenza (vedi immagine).
- Notifiche Bubbles: si tratta di una nuova tipologia di notifiche, utilizzabili dalle app di messaggistica (già attiva su Facebook Messenger e Telegram).
Quando riceviamo un messaggio da un’app che supporta le notifiche Bubble, appare una piccola bolla in sovraimpressione, con la quale si può interagire.
Le notifiche Bubble possono essere riposizionate sullo schermo (ad esempio per evitare che coprano un testo che stiamo leggendo) e, soprattutto, possono essere utilizzate per rispondere rapidamente ad un messaggio: cliccandoci su, si apre una finestra in sovraimpressione, dalla quale è possibile rispondere. - Suggerimenti di risposta migliorati: con Android 11, Google migliora i suggerimenti di risposta (già attivi anche in italiano), che propongono possibili risposte in base al contesto della conversazione.
2. Controls
Con Android 11, Google prova a raggruppare al meglio i controlli relativi a dispositivi esterni e contenuti multimediali. In particolare, con questo aggiornamento troviamo:
- Controlli smart home (e non solo) in un nuovo menu, che si apre tenendo premuto il tasto di accensione. Oltre ai classici tasti per spegnere e riavviare il dispositivo (in alto), e alle carte per pagare con Google Pay, adesso nel power menu troviamo anche tutti i controlli per la domotica (e non solo). Qualsiasi dispositivo connesso che si interfaccia allo smartphone, può essere controllato da questa schermata
- Controlli multimediali: su Android 11, quando si ascolta musica o podcast, i controlli multimediali sono bene in vista in un’apposita sezione nella tendina delle notifiche. Cliccando sull’apposito tasto (in alto a destra) è possibile modificare il dispositivo su cui viene riprodotto l’audio (ad esempio selezionando tra altoparlanti dello smartphone o cuffie Bluetooth).
3. Privacy
Le novità forse più importanti di Android 11 sono quelle che si notano di meno, ossia le nuove configurazioni in merito alla privacy.
Con questa nuova versione del sistema operativo, Google vuole contenere quel che le applicazioni possono fare con lo smartphone dell’utente.
In particolare, le novità in quest’ambito sono:
- Permessi “Solo una volta”: quando un’app richiede l’accesso a microfono, fotocamera o posizione, l’utente può scegliere di autorizzare il software solo per una volta.
Questo vuol dire che l’app sarà in grado di accedere (ad esempio) alla fotocamera per una specifica sessione di utilizzo, ma che l’utente dovrà esplicitamente autorizzare tutti i futuri accessi. - Restrizioni sull’accesso alla localizzazione in background: oltre a quanto descritto su, con Android 11 Google prevede maggiori restrizioni per le applicazioni che richiedono di conoscere la posizione dell’utente.
A differenza del passato, nel popup che richiede l’autorizzazione per l’accesso alla posizione non sarà presente la voce Sempre (vedi immagine di seguito).
Per ottenere l’accesso costante alla posizione geografica (anche quando l’app si trova in background), il software dovrà quindi utilizzare una richiesta di permesso apposita, che porterà l’utente ad autorizzare esplicitamente l’accesso alla geolocalizzazione in background dal menu Impostazioni dello smartphone.
- Reset automatico dei permessi: se non si utilizza un’applicazione per lungo tempo, Android 11 resetta automaticamente i permessi.
Questo vuol dire che l’app in questione dovrà richiedere nuovamente i permessi necessari (ad esempio per usare fotocamera, microfono o posizione). - Archivio dati segmentato: con Android 10, Google aveva introdotto una funzionalità chiamata Scoped Storage.
Grazie a questa innovazione, le app non possono accedere a tutti i file e le cartelle conservati nello smartphone, ma solo a specifiche cartelle o specifiche tipologie di file.
Si tratta ovviamente di un accorgimento di sicurezza, che evita che software di terze parti possano manomettere i documenti dell’utente.
Con Android 11, Google rafforza questa segmentazione; inoltre, viene impedito completamente l’accesso ad alcune cartelle ritenute “delicate”.
Tuttavia, poiché questa nuova suddivisione dell’archivio interno aveva causato problemi agli sviluppatori, attualmente è ancora possibile “aggirare” lo Scoped Storage tramite un permesso messo a disposizione da Google. - BiometricPrompt API: con la maggiore diffusione dei sistemi di autenticazione biometrica (impronta digitale o sblocco col volto), con Android 11 Google ha introdotto alcune modifiche a questo strumento per sviluppatori (API) relativo all’autenticazione biometrica.
In particolare, con Android 11 è possibile richiedere un livello minimo di “robustezza” in caso di autenticazione biometrica.
- Identity Credential API: si tratta di un nuovo strumento per sviluppatori che, in futuro, permetterà di conservare sullo smartphone una copia certificata dei propri documenti di identità (come patente o carta d’identità).
Google sta lavorando con diversi governi per supportare questo nuovo strumento (che attualmente non ha ancora riscontri concreti).
Altre novità
1. Registratore schermo
Android 11 integra nativamente uno strumento per registrare lo schermo: è possibile farlo tramite un apposito pulsante tra i comandi rapidi accessibili dalla tendina delle notifiche.
Prima di registrare, è possibile scegliere se catturare anche l’audio dal microfono e se mostrare i tocchi su schermo (funzionalità utile per registrare tutorial).
2. 5G
Con il diffondersi delle reti 5G (Qualcomm stima che nel 2022 verranno venduti 750 milioni di smartphone 5G), su Android 11 Google ha introdotto alcuni strumenti per sviluppatori (API) relativi al 5G: ad esempio, è possibile controllare il tipo di 5G a cui si è connessi (5Ge, 5G sub6, 5G mmW) e perfino ottenere una stima della larghezza di banda.
3. Hinge Fold API
Con il diffondersi di dispositivi pieghevoli (come Samsung Galaxy Z Fold 2, Motorola Razr 5G, Huawei Mate X…), su Android 11 Google introduce o uno strumento per sviluppatori (API) che permette di di sapere se lo smartphone su cui gira l’app è un dispositivo pieghevole (foldable).
A tal proposito, anche l’emulatore in Android Studio è stato aggiornato per simulare smartphone pieghevoli.
Android 11: Smartphone supportati
Di seguito un elenco (diviso per aziende) di tutti i modelli che probabilmente saranno aggiornati ad Android 11: si tratta di modelli di cui il produttore ha già annunciato l’aggiornamento o che verosimilmente riceveranno l’update (considerando data di lancio e policy di aggiornamento del produttore):
ASUS
- ASUS ZenFone 6 - data di rilascio ignota, disponibili le prime beta
Huawei/Huawei
A causa della condizione particolare in cui si trova l’azienda per via del ban negli USA e l’impossibilità di utilizzare i software Google, non ci sono state comunicazioni ufficiali in merito a futuri update ad Android 11.
LG
Non ci sono ancora informazioni confermate, ma i modelli su cui probabilmente arriverà Android 11 sono i seguenti:
- LG Velvet
- LG G8s
- LG G8X
- LG V60
- LG V50
Motorola
Anche in questo caso non ci sono informazioni confermate, ma gli smartphone che potrebbero ricevere Android 11 sono i seguenti:
- Motorola Edge+
- Motorola Edge
- Motorola RAZR
- Moto G 5G Plus
- Moto G8 Power/Plus
- Motorola One Action/Vision
Nokia
Nokia ha già annunciato quali dispositivi verranno aggiornati ad Andorid 11 e quando. Di seguito un elenco di tutti i modelli e relative tempistiche
- Nokia 8.3 5G - Q4 2020
- Nokia 8.1 - Q4 2020
- Nokia 5.3 - Q4 2020
- Nokia 2.2 - Q4 2020
- Nokia 1.3 - Q1 2021
- Nokia 4.2 - Q1 2021
- Nokia 2.3 - Q1 2021
- Nokia 2.4 - Q1 2021
- Nokia 3.4 - Q1 2021
- Nokia 3.2 - Q1-Q2 2021
- Nokia 7.2 - Q1-Q2 2021
- Nokia 6.2 - Q1-Q2 2021
- Nokia 9 PureView - Q2 2021
- Nokia 1 Plus - Q2 2021
OnePlus
Basandosi sui modelli aggiornati in passato (fino a due generazioni precedenti), OnePlus dovrebbe aggiornare i seguenti dispositivi:
- OnePlus 8T (già disponibile al lancio)
- OnePlus 8 Pro (prime beta disponibili)
- OnePlus 8 (prime beta disponibili)
- OnePlus Nord
- OnePlus Nord N100
- OnePlus Nord N10 5G
- OnePlus 7 (Pro)
- OnePlus 7T (Pro)
- OnePlus 6T
- OnePlus 6
Samsung
Anche Samsung non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito a quali modelli verranno aggiornati ad Android 11, ma basandosi sulla politica dell’azienda di rilasciare almeno 3 major update, questi sono tutti i dispositivi che potrebbero ricevere Android 11 (prima o poi):
- Galaxy A01
- Galaxy A10
- Galaxy A10e
- Galaxy A10s
- Galaxy A11
- Galaxy A20
- Galaxy A20e
- Galaxy A20s
- Galaxy A21
- Galaxy A21s
- Galaxy A30
- Galaxy A30s
- Galaxy A31
- Galaxy A40
- Galaxy A41
- Galaxy A42 5G
- Galaxy A50
- Galaxy A50s
- Galaxy A51
- Galaxy A51 5G
- Galaxy A60
- Galaxy A70
- Galaxy A70s
- Galaxy A71
- Galaxy A71 5G
- Galaxy A80
- Galaxy A8s
- Galaxy A90 5G
- Galaxy M01
- Galaxy M11
- Galaxy M21
- Galaxy M30s
- Galaxy M31
- Galaxy M40
- Galaxy M51
- Galaxy Xcover 4s
- Galaxy Xcover FieldPro
- Galaxy Xcover Pro
- Galaxy S10e / S10 / S10+ / S10 5G
- Galaxy S10 Lite
- Galaxy Note 10 / Note 10+ (LTE/5G)
- Galaxy Note 10 Lite
- Galaxy Note 20 / Note 20 Ultra
- Galaxy S20 / S20+ / S20 Ultra (LTE/5G)
- Galaxy Fold (LTE/5G)
- Galaxy Z Flip (LTE/5G)
- Galaxy Z Fold 2
- Galaxy Tab S5e
- Galaxy Tab S6
- Galaxy Tab S6 Lite
- Galaxy Tab S7 / Tab S7+
- Galaxy Tab A 10.1 2019
- Galaxy Tab A 8.0 2019
- Galaxy Tab A7
- Galaxy Tab Active Pro
Sony
Anche Sony non ha ancora rilasciato informazioni ufficiali in merito a quali dispositivi riceveranno Android 11, ma quelli che verosimilmente riceveranno l’aggiornamento sono:
- Xperia 1 II
- Xperia 5 II
- Xperia 10 Plus
Xiaomi / Redmi
Anche Xiaomi non ha ancora annunciato quali dispositivi riceveranno Android 11. Nel caso dell’azienda cinese, la situazione è particolarmente complicata, poiché molti dei suoi smartphone sono basati su MIUI, una versione molto personalizzata di Android.
Considerando anche che la società ha un gran numero di dispositivi a disposizione, di seguito le “serie” che più probabilmente verranno aggiornate:
- Serie Mi 10/9
- Serie Mi Note 10
- Xiaomi Mi A3
- Serie Redmi (Note) 9
- POCO X3 NFC
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Fonti principali: